PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Ventisettesimo giorno: la grazia
della persecuzione
Nell’economia divina, l’opposizione
del mondo è un mezzo di perfezionamento dei fedeli e un incentivo alla
diffusione del Vangelo. Ogni volta che è perseguitata, la Chiesa si rafforza
potentemente a livello soprannaturale, i suoi membri si purificano dalle scorie
dello spirito, si generano nuove spinte evangelizzatrici e fioriscono opere di
carità. Da ogni male da Lui permesso, Dio trae sempre un bene maggiore,
soprattutto per chi asseconda i Suoi intendimenti con la preghiera e l’impegno.
Di fronte ai persecutori si è
facilmente tentati di ricorrere alla rivolta, se non altro per legittima difesa.
Benché tale opzione, in casi ben determinati, sia ammissibile, bisogna tuttavia
valutare accuratamente la proporzione tra i costi e i benefici ragionevolmente
prevedibili. È comunque molto arduo moderare la violenza al minimo
indispensabile, evitando che degeneri. Per questo i cristiani hanno quasi
sempre preferito la resistenza pacifica, che rende la testimonianza evangelica
ben più credibile. Essa non è sinonimo di passività assoluta, ma richiede un’intelligente inventiva volta a limitare al massimo i danni e a promuovere attivamente il bene.
San Giuseppe, come discendente del re
Davide, avrebbe avuto un ottimo titolo per opporsi a sovrani illegittimi che angariavano
il popolo e giunsero perfino a minacciare la vita del Messia, ma preferì l’umile
obbedienza ai piani di Dio, che prevedevano altre vie. A Lui puoi chiedere la
grazia di saper conservare un tranquillo coraggio di fronte a chi oppugna la
tua fede e la tua pratica religiosa. L’imperturbabile pace e benevolenza del
credente ingiustamente accusato disorienta i persecutori, confondendoli come un
presagio di rovina (cf. Fil 1, 28) e rovesciando la situazione a vantaggio del
primo.
IMPEGNO MISSIONARIO: a chi cercasse
di impedirmelo, parlerò con franchezza e tranquillità della necessità di
obbedire anzitutto a Dio.
FIORETTO: se non è di pregiudizio ad
altri, accetto un ingiusto rimprovero per dare testimonianza al Vangelo delle
beatitudini.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno
e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Così, infatti, hanno perseguitato i profeti prima di voi.
(Mt 5, 3-12)