PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Settimo
giorno: la speranza
La
virtù teologale della speranza ci fa attendere con certezza ciò che la fede
promette e desiderare il pieno godimento del Sommo Bene, che già amiamo. San
Giuseppe meritò la gioia ineffabile di cullarlo tra le Sue braccia, di vederlo
crescere nella natura umana, di insegnare l’arte del carpentiere al divino
Artefice dell’universo… ma nello stato di viandante non era ancora in grado di
goderlo senza limiti né diaframmi.
Nei
trent’anni che, secondo la tradizione, condivise con il Verbo incarnato, Egli
visse in continua tensione tra lo stupore soverchiante per l’incommensurabile
tesoro già posseduto e la lacerante aspirazione ad essere sciolto dalle pastoie
della condizione terrena. Fissando gli occhi del Figlio di Dio, finestre
socchiuse sull’infinito, veniva risucchiato in un abisso di luce. Il Suo cuore
castissimo, attraverso quello immacolato della Vergine Sposa, pregustava le
delizie del Paradiso.
Nella
fruizione di un simile bene, non c’era avversità o privazione che potesse
scuotere l’animo di san Giuseppe; ognuna di esse, al contrario, diventava occasione per
alimentare un’ardimentosa fiducia e una fermissima speranza nell’intervento di
Dio. Anche nelle situazioni ad occhio umano senza via d’uscita, scorgeva un
appello ad abbandonarsi all’onnipotenza divina e a darle gloria senza
condizioni.
Nelle
circostanze così inquietanti del nostro tempo, bada di non lasciarti andare
allo scoraggiamento, ma rendi grazie al Signore per tutte le ricchezze,
temporali e spirituali, di cui ti ha dotato per darti un saggio dell’eterna
beatitudine. Non dubitare mai di essere soccorso a tempo debito da Colui che, in
ogni Santa Comunione, si dona interamente a te.
IMPEGNO
MISSIONARIO: ogni volta che ne avrò l’occasione, insegnerò a chi è in ansia per
i problemi attuali a rivolgersi a Dio con coscienza pura.
FIORETTO:
di fronte a una difficoltà, anziché scoraggiarmi, mi metto alla presenza di Dio
e rivolgo il cuore al Bene infinito che mi aspetta.
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò timore?
Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore e ammirare il suo santuario.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza,
(Sal 26 [27], 1-6)