PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Ventiseiesimo giorno: l’opera di pace
Chi ha il cuore diviso ed è in
conflitto con se stesso proietta il suo dissidio all’esterno e cerca continuamente
bersagli su cui riversare l’acredine che lo rode. Chi invece, grazie alla
misericordia divina e a un paziente lavoro sull’anima, è interiormente
pacificato non soltanto si guarda bene dall’attribuire ad altri la causa di ciò
che viene da lui, ma irradia intorno a sé calma e serenità. Lungi dall’appagarsi
della propria tranquillità, però, egli si adopera con discrezione, condividendo
umilmente i frutti dell’esperienza diretta, per aiutare altri a riconciliarsi
con sé stessi e tra loro.
San Giuseppe visse in un tempo difficile,
in cui la gente comune si sentiva schiacciata tra le vessazioni dei reucci
locali e le esigenze di un’osservanza religiosa irrealizzabile per chi non
poteva permettersi di frequentare le costose scuole rabbiniche. Era forte, di
conseguenza, la tentazione della ribellione violenta, che però non avrebbe
fatto altro che peggiorare la situazione. La frustrazione dei piccoli si
ripercuoteva in innumerevoli contenziosi tra poveri, con l’effetto di una
frammentazione sociale cui la vuota pratica rituale non apportava alcun rimedio
effettivo.
Il Patriarca seppe sempre opporre
alla litigiosa animosità una paziente educazione alla vigile introspezione e
all’obiettiva valutazione della realtà esterna. Le sue pacate e sagge
osservazioni, dissipando le nubi dell’avversione, del sospetto e dei giudizi
temerari, pacificavano gli animi riconducendoli all’interno. È quanto mai
urgente e necessario imparare dal Suo esempio a non sbagliare bersaglio nella lotta,
concentrando le forze anzitutto nel conseguimento della pace interiore e poi in
quello della riconciliazione.
IMPEGNO MISSIONARIO: aiuterò le
persone a riconoscere il fondamento della pace non in desideri utopistici, ma
nella comune obbedienza a Gesù Cristo.
FIORETTO: mi astengo dal recriminare
per un cattivo comportamento altrui al fine di conservare i buoni rapporti e
custodire un clima sereno.
che i fratelli vivano insieme!
È come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba, sulla barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
È come rugiada dell’Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.
(Sal 132 [133], 1-3)