PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Quattordicesimo giorno: la fortezza
La virtù di fortezza è la forza d’animo
con la quale si affrontano compiti difficili e si sopportano le contrarietà;
sotto il secondo aspetto si manifesta nella virtù di pazienza. Con essa si
vince il timore suscitato dalla prospettiva di fatiche, critiche e pericoli, ma
al tempo stesso si modera l’audacia perché non degeneri in temerarietà. Sotto l’influsso
della grazia, l’impeto spontaneo del cuore è purificato dall’inclinazione alla
violenza, cui va soggetta la natura decaduta, e trasformato in una calma e
ferma determinazione.
San Giuseppe dovette più volte
respingere gli attacchi di quanti mettevano in dubbio l’integrità della Sposa,
ma lo fece sempre con la nobile e dignitosa compostezza di chi è certo della
verità e libero da un malinteso senso dell’onore, il quale non è altro che una
forma d’orgoglio. La Sua tranquilla intrepidezza incuteva riverente rispetto,
fondandosi sull’umile affidamento a Dio più che sulla confidenza nelle proprie
forze. Egli incarnò l’ideale del capo-famiglia voluto dal Creatore, sul quale
si fonda l’ordine della società domestica e dal quale ogni membro riceve
identità e legittimazione.
Chiedi a san Giuseppe la grazia di accettare
il tuo essere e la tua storia alla luce dei piani di Dio, in modo da scoprire
quella sorgente inesauribile di forza interiore che vecchie ferite potrebbero
aver ostruito, ma che può parimenti disperdersi negli attuali conflitti con te
stesso. Le difficoltà, ingigantite dalla paura e dallo scoraggiamento, assumeranno di nuovo ai tuoi occhi le loro dimensioni reali e tu ritroverai una sana
fiducia sia nel Signore sia nelle capacità che ti ha donato, ulteriormente elevate
dalla grazia abituale e perfezionate dai doni dello Spirito Santo.
IMPEGNO MISSIONARIO: mi abituerò a
vincere il timore di mostrarmi cristiano con coloro che disprezzano la fede o
ne sono lontani.
FIORETTO: compio un gesto
inequivocabile di cristianità in un contesto ostile (per esempio, il segno
della croce), a meno che non presuma di provocare così offese a Dio.
Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo,
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
o chi è rupe, se non il nostro Dio?
Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l’arco di bronzo.
(Sal 17 [18], 2-3.29-35)