PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Trentaduesimo giorno: il custode del Figlio
San Giuseppe ricevette da Dio stesso
il compito di fare da padre, sulla terra, al Verbo incarnato. Egli lo assolse
anzitutto dandogli il nome umano indicato dal Cielo, Gesù (Il Signore salva),
che designa il Salvatore. In tal modo non soltanto riconosceva come Suo il
bambino partorito dalla Vergine Maria, ma, assumendone la paternità legale, si
rivestiva di un’autorità nei Suoi confronti, con tutti i diritti e i doveri
connessi. Il Dio-uomo, chiamato figlio di Giuseppe (Gv 6, 42), Gli
obbedì sempre in tutto, usufruendo al contempo della Sua valida protezione e
delle Sue infaticabili cure.
Il Carpentiere di Nazareth (cf. Mt
13, 55) nutrì del pane della terra Colui che è il Pane vivo disceso dal
cielo (Gv 6, 51). «Colui che tanti profeti e re avevano desiderato vedere,
Giuseppe non solo lo vide, ma conversò con lui, lo strinse tra le braccia con
paterna tenerezza, lo coprì di baci; con cura gelosa e sollecitudine senza
pari, nutrì Colui che i fedeli dovevano mangiare come pane della vita eterna»
(Beato Pio IX). È per questa ragione che la Chiesa tributa al santo Patriarca
un culto eccezionale, secondo soltanto a quello reso alla Madre di Dio.
È perfettamente coerente, dunque, che
tutta la Chiesa Cattolica sia stata posta sotto il patrocinio di Colui che Dio stabilì
Signore della Sua casa (Sal 104, 21; cf. Gen 45, 8) e alla cui custodia affidò
i Suoi più preziosi tesori: la Santa Famiglia rappresentava in effetti la
Chiesa nascente. Il motivo della decisione presa nel 1870 è tanto più vero e
pressante oggi, quando i nemici della Chiesa non solo la attaccano dall’esterno,
ma si sono pure infiltrati in seno ad essa per eclissarne lo splendore di
verità e, se possibile, deviarne la missione di salvezza.
IMPEGNO MISSIONARIO: cercherò di
aiutare i conoscenti che non sono cristiani a riconoscere in Gesù il Salvatore atteso
e promesso.
FIORETTO: riduco un pasto o vi
rinuncio del tutto per la liberazione della Chiesa militante dai suoi
oppressori.
i prodigi che i Tuoi occhi han contemplato:
Tu hai visto il Bambino riposare sul seno della Vergine,
Tu L’hai adorato con i Magi;
Tu hai reso gloria a Dio con i pastori, secondo la parola dell’Angelo.
Prega il Cristo Dio perché le nostre anime siano salvate.
Il Dio immenso, davanti al quale tremano le potenze celesti,
Tu, Giuseppe, L’hai preso tra le braccia, quando nacque dalla Vergine,
e ne sei stato consacrato.
Per questo Ti rendiamo onore.
L’anima Tua fu obbediente al divino precetto;
colmo di una purezza senza pari, meritasti di ricevere in sposa
Colei che è pura e immacolata fra le donne;
Tu fosti il custode di quella Vergine,
quando meritò di diventare tabernacolo del Creatore.
Colui che con una parola plasmò il cielo, la terra e il mare
fu chiamato Figlio del carpentiere, di Te, ammirabile Giuseppe!
Tu fosti chiamato padre di Colui che è senza principio
e Ti ha glorificato come ministro di un mistero che supera ogni intelligenza.
(dalla liturgia bizantina)