PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Tredicesimo
giorno: l’obbedienza
Alla giustizia è strettamente
connessa l’obbedienza, che fra le virtù eccelle come quella che più
direttamente unisce a Dio: l’amicizia consiste infatti nel volere o non volere
le stesse cose (idem velle, idem nolle). L’obbedienza abbraccia tutti gli
atti virtuosi in quanto voluti da Dio; essa conferisce un carattere
soprannaturale a qualunque attività lecita e, se praticata col cuore, senza
doppiezza, comunica una profonda pace.
L’obbedienza è dovuta anzitutto a
Dio, poi a coloro che Lo rappresentano sulla terra, tanto nell’ordine naturale
che nell’ordine soprannaturale: nella famiglia, i genitori (e soprattutto il
padre); sul posto di lavoro, i superiori; nella società, le autorità civili;
nella Chiesa, infine, i Pastori insigniti di giurisdizione canonica. È
necessario che chi comanda sia stato legittimamente costituito, che i suoi
ordini siano conformi alla legge e che non eccedano i limiti delle sue
attribuzioni. Non si è quindi obbligati a obbedire a chiunque in qualsiasi cosa;
anzi, qualora un comando sia contrario alle leggi divine ed ecclesiastiche,
sottomettersi è peccato.
San Giuseppe obbedì sempre prontamente
al Signore, nonché alle autorità legittime in ogni cosa lecita, ma badò
gelosamente a preservare dalle insidie dei potenti le persone affidategli. Andando
a Betlemme per ottemperare all’ordine del censimento, cooperò all’attuazione
delle promesse messianiche (cf. Lc 2, 1-7); ritirandosi a Nazareth per
sottrarsi alla tirannia, collaborò ugualmente ai piani divini (cf. Mt 2, 22
-23). Impara da Lui a discernere, senza prendere facili scorciatoie, fin dove
la tua coscienza è realmente obbligata nei confronti degli uomini e in che cosa
non lo è.
IMPEGNO MISSIONARIO: mostrerò, con la
parola e il comportamento, l’obbligo di obbedire sempre a Dio, anche, se necessario,
disobbedendo agli uomini.
FIORETTO: rinuncio al mio giudizio
soggettivo o respingo l’opinione dominante nel valutare qualcosa di
manifestamente contrario alla legge divina.
e non si mette dalla parte dei superbi,
né si volge a chi segue la menzogna.
Quanti prodigi tu hai fatto, Signore, mio Dio,
quali disegni in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare.
Se li voglio annunziare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa;
allora ho detto: «Ecco, io vengo».
Sul rotolo del libro di me è scritto
che io faccia il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore.
(Sal 39 [40],
5-9)