PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Diciassettesimo giorno: la castità
La temperanza, applicata all’ambito
della trasmissione della vita, prende il nome di castità, virtù che proscrive
ogni godimento sensuale non ordinato al nobile fine della procreazione. Nel
rapporto coniugale, senza porre alcun tipo di impedimento alla sua fecondità
naturale, le persone sposate devono evitare gli atti di libidine e privilegiare
le espressioni di affetto, compiendolo in modo conforme alla loro dignità di
esseri creati a immagine di Dio che riflettono l’unione tra Cristo e la Chiesa
(cf. Ef 5, 31-32).
San Giuseppe visse il matrimonio con
Maria nella continenza perfetta, alla quale sono strettamente obbligati non soltanto
quanti si sono consacrati a Dio nel sacerdozio o nello stato religioso, ma pure
tutti coloro che non sono sposati oppure si trovano nella vedovanza. Anche i
coniugati, tuttavia, possono imparare da Lui a soprannaturalizzare la loro
intimità imitando il Suo Cuore castissimo, totalmente alieno da ogni forma di
impurità negli affetti, nella memoria e nell’immaginazione. Indispensabile, a
tal fine, è la custodia dei sensi da tutto ciò che, in visioni, discorsi o
contatti, inquina l’anima.
La castità è preservata da alcuni
necessari presìdi: una giusta diffidenza delle proprie forze, la fuga dalle
occasioni pericolose, la mortificazione del cuore e dei sensi, una costante applicazione
ai doveri di stato. Ciò che più la incentiva, a coronamento di tutto questo, è
un ardente amore per Gesù e Maria, di cui san Giuseppe è il più alto modello.
Sotto la Sua guida e con la Sua intercessione, imparerai ad evitare qualunque
atto possa Loro dispiacere o anche solo offuscare lo splendore del corpo del
cristiano, che è tempio dello Spirito Santo (cf. 1 Cor 6, 19-20).
IMPEGNO MISSIONARIO: qualora venga
contestato, se le circostanze lo consigliano, difenderò l’insegnamento della
Chiesa riguardo alla sessualità.
FIORETTO: recito con il cuore la
preghiera seguente.
Ave, maris stella, Dei Mater alma, atque semper Virgo, felix caeli porta.
Sumens illud Ave Gabrielis ore, funda nos in pace, mutans Hevae nomen.
Solve vincla reis, profer lumen caecis, mala nostra pelle, bona cuncta posce.
Monstra te esse matrem, sumat per te preces, qui pro nobis natus tulit esse tuus.
Virgo singularis, inter omnes mitis, nos, culpis solutos, mites fac et castos.
Vitam praesta puram, iter para tutum, ut, videntes Iesum, semper collaetemur.
Sit laus Deo Patri, summo Christo decus, Spiritui Sancto, tribus honor unus.
Amen.
Ave, Stella del mare, nobile Madre di Dio e Vergine in eterno, porta felice del cielo.
Tu che accogliesti quell’Ave dalla bocca di Gabriele, stabiliscici nella pace, cambiando il nome di Eva.
Sciogli i legami ai colpevoli, porta la luce ai ciechi, scaccia i nostri mali, chiedi tutti i beni.
Mostra di essere madre, riceva per te le preghiere Colui che, nato per noi, accettò d’essere tuo.
O Vergine unica, fra tutti mansueta, assolti dalle colpe, rendici miti e casti.
Concedi una vita pura, disponi un cammino sicuro, perché, vedendo Gesù, ci rallegriamo per sempre.
Sia lode a Dio Padre, gloria all’altissimo Cristo, allo Spirito Santo, ai Tre un unico onore.
Amen.