PREPARAZIONE ALLA CONSACRAZIONE
A SAN GIUSEPPE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Pater, Ave, Gloria
MEDITAZIONE (sul testo proposto giorno per giorno)
Impegno missionario e Fioretto della giornata (indicati alla fine della meditazione)
Preghiera biblica o tradizionale (riportata in calce alla meditazione)
Nono
giorno:
Chi si abitua ad affrontare le varie
situazioni dell’esistenza con la fede, la speranza e la carità, vive
abbandonato alla Provvidenza. Egli applica in ogni cosa il suo impegno come se
tutto dipendesse da lui, ma attende il risultato come interamente dipendente da
Dio. In un giusto rapporto tra natura e grazia, tra sforzo umano e potenza
divina, evita sia l’attivismo che il quietismo; non si logora con un
affaticamento superfluo né aspetta che il necessario piova dal cielo.
San Giuseppe, perfino nelle emergenze più ardue, è stato maestro di fiducia in Dio, ma anche di accettazione
delle situazioni penose da Lui disposte. Di fronte alla spaventosa minaccia di
Erode, che lo trovava umanamente inerme, si lasciò guidare dall’alto, passo
dopo passo, senza agitarsi inutilmente né prendere iniziative affrettate e
dannose, come noi siamo spesso tentati di fare nelle difficoltà; nondimeno obbedì
senza indugio agli ordini trasmessigli dall’angelo.
Come Lui, devi imparare a ruminare nel cuore le parole sacre che nutrono la filiale confidenza nell’amore del Padre: «Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie» (Sal 90 [91], 11). Il giusto riposa sereno anche nelle avversità: «Signore, perché si son moltiplicati quanti mi affliggono? Molti insorgono contro di me; molti dicono all’anima mia: “Non c’è per lui salvezza nel suo Dio”. In pace, in pari tempo dormirò e riposerò, poiché tu, Signore, mi hai singolarmente stabilito nella speranza» (Sal 3, 2-3; 4, 9-10 Vulg.).
Beato chi non pretende di
risolvere da sé ciò che non è in suo potere, ma lo ripone nelle mani dell’Onnipotente.
IMPEGNO MISSIONARIO: soprattutto nell’incontrare
persone afflitte da problemi insormontabili, parlerò apertamente della fiducia
nella Provvidenza.
FIORETTO: prima di affrontare una
difficoltà che sembra superarmi, mi raccolgo un minuto per ricollocarmi al
riparo di Dio.
con quanti sono retti di cuore!
Per poco i miei piedi non hanno inciampato,
per un nulla han vacillato i miei passi,
poiché il mio cuore ha preso fuoco
e il mio intimo s’è sconvolto.
Allora io mi ridussi a nulla e non capii,
come un giumento diventai davanti a te.
Eppure io sono sempre con te:
tu mi hai preso per la mano destra,
mi hai guidato nella tua volontà,
mi hai accolto con grande onore.
Che cosa, infatti, c’è per me nel cielo?
e, all’infuori di te, che ho voluto sulla terra?
La mia carne e il mio cuore son venuti meno;
il Dio del mio cuore e la mia parte è Dio per sempre.
(Sal 72 [73], 1-2.21-26)