APPELLO AI RESPONSABILI


Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò (Gen 1, 27).

Il grido contro Sodoma e Gomorra è troppo forte e il loro peccato è assai grave (Gen 19, 20).

Non giacere con un maschio come si giace con una donna: è un abominio (Lev 18, 22).

Dio li diede in balìa di passioni vergognose. Infatti le loro donne tramutarono i rapporti conformi a natura con rapporti contro natura; del pari anche gli uomini abbandonarono i rapporti naturali con la donna e si accesero di brame gli uni verso gli altri, facendo, maschi con maschi, cose infami e ricevendo in sé stessi la giusta pagata dovuta alla loro aberrazione (Rm 1, 26-27).

I sodomiti […] non erediteranno il regno di Dio (1 Cor 6, 9-10).

 

«L’attività omosessuale non esprime un’unione complementare, capace di trasmettere la vita, e pertanto contraddice la vocazione a un’esistenza vissuta in quella forma di auto-donazione che, secondo il Vangelo, è l’essenza stessa della vita cristiana. […] Come accade per ogni altro disordine morale, l’attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità, perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l’omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 7).

«Tuttavia oggi un numero sempre più vasto di persone, anche all’interno della Chiesa, esercitano una fortissima pressione per portarla ad accettare la condizione omosessuale, come se non fosse disordinata, e a legittimare gli atti omosessuali. Quelli che, all’interno della comunità di fede, spingono in questa direzione, hanno sovente stretti legami con coloro che agiscono al di fuori di essa. Ora questi gruppi esterni sono mossi da una visione opposta alla verità sulla persona umana, che ci è stata pienamente rivelata nel mistero di Cristo. Essi manifestano, anche se non in modo del tutto cosciente, un’ideologia materialistica, che nega la natura trascendente della persona umana, così come la vocazione soprannaturale di ogni individuo.

I ministri della Chiesa devono far in modo che le persone omosessuali affidate alle loro cure non siano fuorviate da queste opinioni, così profondamente opposte all’insegnamento della Chiesa. Tuttavia il rischio è grande e ci sono molti che cercano di creare confusione nei riguardi della posizione della Chiesa e di sfruttare questa confusione per i loro scopi» (ibid., 8).

«Alcuni gruppi usano perfino qualificare come “cattoliche” le loro organizzazioni o le persone a cui intendono rivolgersi, ma in realtà essi non difendono e non promuovono l’insegnamento del Magistero, anzi talvolta lo attaccano apertamente. Per quanto i loro membri rivendichino di voler conformare la loro vita all’insegnamento di Gesù, di fatto essi abbandonano l’insegnamento della sua Chiesa» (ibid., 14).

«Nessun programma pastorale autentico potrà includere organizzazioni nelle quali persone omosessuali si associno tra loro senza che sia chiaramente stabilito che l’attività omosessuale è immorale. Un atteggiamento veramente pastorale comprenderà la necessità di evitare alle persone omosessuali le occasioni prossime di peccato» (ibid., 15).

«Dovrà essere ritirato ogni appoggio a qualunque organizzazione che cerchi di sovvertire l’insegnamento della Chiesa, che sia ambigua nei suoi confronti o che lo trascuri completamente. Un tale appoggio, o anche l’apparenza di esso, può dare origine a gravi fraintendimenti. Speciale attenzione dovrebbe essere rivolta alla pratica della programmazione di celebrazioni religiose e all’uso di edifici appartenenti alla Chiesa da parte di questi gruppi, compresa la possibilità di disporre delle scuole e degli istituti cattolici di studi superiori. A qualcuno tale permesso di far uso di una proprietà della Chiesa può sembrare solo un gesto di giustizia e di carità, ma in realtà esso è in contraddizione con gli scopi stessi per i quali queste istituzioni sono state fondate e può essere fonte di malintesi e di scandalo» (ibid., 17).

 

Sulla base di questi testi della Sacra Scrittura e del Magistero, ci permettiamo di ricordare alla S.V. che gli eventi previsti per il 5-6 Settembre p.v. nella Basilica di San Pietro e nella Chiesa del Ss.mo Nome di Gesù in Roma per l’associazione La tenda di Gionata sono illeciti e, qualora avessero luogo, sarebbero causa di gravissimo scandalo. Chiediamo pertanto rispettosamente che essi siano annullati.


Chiunque scandalizza uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui se gli appendessero al collo una macina d’asino e lo precipitassero nel profondo del mare (Mt 18, 6).



PROSSIMA CONSACRAZIONE A SAN GIUSEPPE (in pubblico): Giovedì 1° Maggio 2025 (ore 12 ca.) Diretta su questo canale (dalle ore 11): https://ww...